Volevo disegnare una collezione avanguardista e giocosa, dai colori vivaci e silhouette rivoluzionarie. Per fare ciò avevo bisogno di un tema altrettanto gioioso ed originale. Mi è venuto naturale pensare all’infanzia, periodo in cui non si conoscono ancora le regole, dove usare la fantasia è facile e si viaggia sulle ali dell’immaginazione. Volevo sognare, volevo abiti fluttuanti e magici. Da qui il tema principale della collezione: i sogni d’infanzia. Ho cominciato a cercare un racconto breve su questo argomento che potessi raccontare nei miei outfit. Il racconto “Il custode dei sogni” di Franco Farina è stato subito capace di farmi viaggiare con la fantasia.
“Lui aprì a poco a poco la valigia.
Bolle luminescenti brillando si gonfiavano
e questi globi di luce fluttuavano leggermente
nell’aria sopra la valigia.”
Il custode dei sogni (2012) Franco Farina
Le prime silhouette si ispirano alle bolle luminescenti che brillano come globi di luce per poi cominciare una metamorfosi e prendere le forme dei sogni d’infanzia più comuni, come ad esempio la scuola, la danza, i supereroi e così via.
Man mano che gli outfit si susseguono le silhouettes cominciano ad astrarsi e a mutare in qualcosa di meno materico. Così facendo il sogno stesso si eleva a qualcosa di impalpabile, leggero e soggetto a continue mutazioni.
Il tulle è uno dei materiali che ho utilizzato maggiormente in questa collezione, seppur lavorato sempre in modi diversi: tagliato e cucito insieme disordinatamente come un pompon (vedi immagine sottostate), arricciato in piccole rouches o stratificato come i tutù.
